Pubblicato nel 1942, "Lo
straniero" è un classico della letteratura contemporanea:
protagonista è Meursault, un modesto impiegato che vive ad Algeri in
uno stato di indifferenza, di estraneità a se stesso e al mondo. Un
giorno, dopo un litigio, inesplicabilmente Meursault uccide un arabo.
Viene arrestato e si consegna, del tutto impassibile, alle
inevitabili conseguenze del fatto - il processo e la condanna a morte
- senza cercare giustificazioni, difese o menzogne. Meursault è un
eroe "assurdo", e la sua lucida coscienza del reale gli
permette di giungere attraverso una logica esasperata alla verità di
essere e di sentire.
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